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Superquark del 17/07/2014 STREAMING COMPLETO

 

Una spia nel branco - Questa volta le telecamere nascoste spieranno i delfini. Siamo andati a curiosare più da vi-cino nel mondo di questo mammifero marino, una delle creature più affascinanti e intelligenti del regno animale. Per la prima volta potremo seguirli in tutte le loro peripezie grazie a speciali videocamere applicate ad apparati subacquei capaci di movimenti rapidissimi che sembrano finti pesci e quindi possono e filmare di nascosto i loro comportamenti, raramente osservabili sino ad oggi. Perché si formano le buche nel manto stradale e non esistono tecniche che permettano di stendere un asfalto a prova di buca? Superquark e’ andato a indagare nella fisica delle buche, con un servizio e poi con Paco Lanciano e Piero Angela in studio. Alberto Angela ci porta lungo le mura Aureliane. Con il loro percorso di oltre 18 km, sono la cinta urbana antica più lunga meglio conservata al mondo. Costruite oltre 1700 anni fa, costituiscono delle preziose pagine di storia da leggere nel caotico traffico di Roma. La tecnologia dietro una delle grandi bonifiche del 1900, quella delle paludi Pontine alle porte di Roma. Un viaggio in un’ Italia di meno di un secolo fa, con molte sorprese, grazie ad un museo veramente unico quello di Piana delle Orme vicino a Latina. Giovanni Carrada con Gianmarco Mori ci spiegano un nuovissimo studio del DNA per creare viti naturalmente resistenti ai funghi: un grande passo verso vini che proteggono meglio la salute e l’ambiente. Superquark al San Gottardo per seguire la fine dei lavori del tunnel ferroviario più lungo del mondo, in un servizio di Barbara Gallavotti e Cristina Scardovi. I corsi online danno la possibilità di frequentare le università migliori del mondo senza muoversi da casa. Ma sarà davvero questo il futuro dell'istruzione? Ce lo spiegano Paolo Magliocco e Federica Calvia che sono andati a parlare con gli esperti nelle università che li organizzano

Lauro - Amore Criminale del 12/07/2014 STREAMING COMPLETO

 
Un ragazzo siciliano, della provincia di Messina, ucciso dal nuovo compagno della madre. Lauro comprende che il nuovo compagno della madre è un uomo violento. E anche se la mamma non gli dice nulla, Lauro immagina la situazione. Per questo prova a convincere la madre a interrompere quella relazione. La donna, dopo molti tentennamenti, dà ascolto a suo figlio ma questa decisione scatenerà la vendetta del suo compagno che una sera, dopo cena, ucciderà Lauro accoltellandolo proprio sotto gli occhi della mamma. A raccontare questa tragica storia saranno la mamma e i familiari di Lauro. A commentare la puntata la psicologa e criminologa Anna Costanza Baldry.

Giovanna - Amore Criminale del 05/07/2014 STREAMING COMPLETO

 
Giovanna, una ragazza di 18 anni uccisa da un’altra donna. Giovanna conosce Giacomo, un caro amico di famiglia, quando è ancora minorenne. Lui e sua moglie Rosa si legano molto a Giovanna anche perché non hanno figli. Ma col tempo Giacomo – incurante della giovanissima età della ragazza - trasforma Giovanna nella sua amante. Quando Rosa si accorge della relazione extraconiugale del marito gli giura vendetta. Una sera li segue, scopre che si sono appartati in un camper in campagna, prende una tanica di benzina, cosparge il camper e gli dà fuoco. Nell’incendio Giacomo rimane gravemente ferito ma riesce a sopravvivere. Giovanna morirà pochi giorni dopo per le grandi ustioni. A raccontare questa tragica storia saranno la mamma e i fratelli di Giovanna, mentre a commentare la puntata è la psicologa e criminologa Anna Costanza Baldry.

Paola - Amore Criminale del 28/06/2014 STREAMING COMPLETO

 
Protagonista della puntata è Paola, una donna uccisa a Reggio Calabria dal suo ex marito davanti agli occhi della loro bambina. Paola è molto innamorata di suo marito e quando lui le dà la notizia che vuole lasciarla perché ha una relazione con un’altra donna, a Paola crolla il mondo. Non accetta la separazione dal marito, non accetta che il loro matrimonio finisca. Così fra i due ex coniugi si crea un clima di grandissima tensione, una guerra psicologica sfiancante che peggiora di mese in mese. Fino al tragico epilogo. Un giorno, durante una litigata, l’ex marito di Paola afferra un coltello da cucina e la uccide. A raccontare questa tragica storia sono la mamma, i familiari e le amiche di Paola. A commentare la puntata, la psicologa e criminologa Anna Costanza Baldry.

Radici, l'altra faccia dell'immigrazione - STREAMING COMPLETO


Dal Brasile all’Etiopia, dalla Cina al Senegal, Davide Demichelis racconta nuove storie di donne immigrate in Italia, alla scoperta delle loro “radici”. Quattro reportage in onda il venerdì in seconda serata.

DAL SENEGAL A PARMA E RITORNO
in onda venerdì 11 luglio alle 23:40

Coumbaly Diaw è vissuta per dodici anni a Parma, poi ha deciso che voleva tornare in Africa per fare qualcosa per il proprio Paese, il Senegal. E così ha fatto. Un percorso di vita raccontato dalla stessa Coumbaly a “Radici, l’altra faccia dell’immigrazione” - la serie di reportage dedicati a storie di immigrati regolari nel nostro Paese e firmati da Davide Demichelis.
Da cinque anni Coumbaly vive a Dakar, la capitale del Senegal, e lavora con le donne e i giovani grazie all’appoggio di un’organizzazione non governativa italiana: la Cisv. Con Davide torna nei parchi che ospitano miriadi di pellicani, ma anche nel deserto dove vivono i pastori nomadi Peul, con le loro inseparabili compagne di vita: le vacche. Coumbaly è stata bene in Italia, ma in Senegal sta ancora meglio: “Da voi – dice - le donne hanno molti diritti, ma nessuno che le aiuta in famiglia. In Senegal invece, grazie alla famiglia allargata, c’è sempre qualcuno che mi assiste nella gestione dei miei tre figli”.

 
LE PROTAGONISTE

BRASILE (STREAMING)
Maristela Goncalves vive a San Mauro Torinese, ma è stata concittadina del brasiliano più famoso del mondo: Pelé. Abitava a Santos, dove il fenomeno ha giocato per 18 anni. Il viaggio in Brasile parte dallo stadio, fra calciatori, tifosi e il parrucchiere di Pelé, che commenta il mondo nel pallone con Davide Demichelis, ovviamente tagliandogli i capelli. Il calcio porta Davide e Maristela fra stadi e spogliatoi, oltre che sulle splendide spiagge di Santos, ma anche in una delle favelas più pericolose del mondo: Jardim Nakamura. Il mondiali hanno fatto esplodere le contraddizioni del Brasile: stretto fra un’economia in crescita e fasce di popolazione sempre più povere. Nel viaggio alla riscoperta delle sue radici, Maristela torna anche nel Parco della Jureia, foresta Atlantica, nella scuola dove ha insegnato e ritrova i parenti nella sua città natale: Tupà.

ETIOPIA (STREAMING)
Saba Anglana è una cantante e attrice italo-somalo-etiopica. Suo padre, italiano, ha combattuto in Africa contro l’esercito etiope, in cui militava anche suo nonno. Abbandonate le armi, il signor Anglana ha sposato una etiope ed è nata Saba, in Somalia. Con l’avvento del regime di Siad Barre, la sua famiglia è dovuta fuggire, stabilendosi per un anno in Etiopia e poi a Roma. Saba accompagna Davide Demichelis alla scoperta delle sue radici, che ha narrato anche in uno spettacolo teatrale: Mogadishow. Il viaggio si snoda fra le meravigliose cornici dell’altopiano etiopico e la Rift Valley, nell’atmosfera mistica delle chiese scavate nella roccia di Lalibela e davanti all’obelisco di Axum. L’emozione più forte però arriva in un piccolo villaggio, Asebé Teferì: Saba ritrova la sorella della nonna con cui ha trascorso la sua infanzia.

SENEGAL (STREAMING)
Coumbaly è vissuta per dodici anni a Parma, poi ha deciso che voleva tornare in Africa e fare qualcosa per il suo Paese. Da cinque anni vive a Dakar, la capitale del Senegal, e lavora con le donne e i giovani grazie all’appoggio di un’organizzazione non governativa italiana: la Cisv. Coumbaly accompagna Davide Demichelis alla scoperta dei parchi che ospitano miriadi di pellicani, ma anche nel deserto dove vivono i pastori nomadi Peul, con le loro inseparabili compagne di vita: le vacche. Coumbaly è stata bene in Italia, ma in Senegal sta ancora meglio: “Da voi le donne hanno molti diritti, ma nessuno che le aiuta in famiglia. In Senegal invece, grazie alla famiglia allargata, c’è sempre qualcuno che mi assiste nella gestione dei miei tre figli”.

CINA (IN ARRIVO)
Malia Zheng è nata a Prato, 26 anni fa: famiglia cinese e accento toscano. E’ un’immigrata di seconda generazione. Conosce poco la Cina, vi è stata qualche volta con i suoi e poi un anno intero a Pechino, per studiare la lingua. Con Davide Demichelis, torna a trovare i suoi parenti a Wenzhou, capitale della provincia da cui proviene la gran parte dei cinesi che vive in Italia. Il viaggio si dipana fra l’avveniristica Shanghai e la più tradizionale Pechino, e poi su, fino alla Grande Muraglia e in alcuni piccoli villaggi di campagna, dove la gente vive in modo tradizionale. Emerge il ritratto di una Cina inedita, poco conosciuta, fra templi di montagna e residenze estive dell’Imperatore, piccole imprese familiari e grandi industrie tessili, senza dimenticare la cucina: Davide Demichelis assaggia un prelibato spiedino di scorpioni.

Radici, l'altra faccia dell'immigrazione - SENEGAL - STREAMING COMPLETO

 Coumbaly Diaw è vissuta per dodici anni a Parma, poi ha deciso che voleva tornare in Africa per fare qualcosa per il proprio Paese, il Senegal. E così ha fatto. Un percorso di vita raccontato dalla stessa Coumbaly a “Radici, l’altra faccia dell’immigrazione”. Da cinque anni Coumbaly vive a Dakar, la capitale del Senegal, e lavora con le donne e i giovani grazie all’appoggio di un’organizzazione non governativa italiana: la Cisv. Con Davide torna nei parchi che ospitano miriadi di pellicani, ma anche nel deserto dove vivono i pastori nomadi Peul, con le loro inseparabili compagne di vita: le vacche. Coumbaly è stata bene in Italia, ma in Senegal sta ancora meglio: “Da voi – dice - le donne hanno molti diritti, ma nessuno che le aiuta in famiglia. In Senegal invece, grazie alla famiglia allargata, c’è sempre qualcuno che mi assiste nella gestione dei miei tre figli”.

Radici, l'altra faccia dell'immigrazione - ETIOPIA - STREAMING COMPLETO


Cantante e attrice, figlia di un italiano che ha combattuto in Africa e di una etiope, Saba Anglana nasce in Somalia nel 1970. Con l’avvento del regime di Siad Barre, la sua famiglia è costretta a lasciare il Paese, stabilendosi prima in Etiopia e poi a Roma. Tappe che ripercorre con Davide Demichelis e “Radici. L’altra faccia dell’immigrazione”. Saba, che ha narrato l’atmosfera dei luoghi in cui è nata anche in uno spettacolo teatrale, “Mogadishow”, affronta il viaggio che si snoda fra le meravigliose cornici dell’altopiano etiopico e la Rift Valley, nell’atmosfera mistica delle chiese scavate nella roccia di Lalibela e davanti all’obelisco di Axum. L’emozione più forte però arriva in un piccolo villaggio, Asebé Teferì dove Saba ritrova la sorella della nonna con cui ha trascorso la sua infanzia.

Radici, l'altra faccia dell'immigrazione - BRASILE - STREAMING COMPLETO


Dici Santos, Brasile, e più che alla città pensi a Pelè, che giocò in questa squadra per diciotto anni. Ma Santos è anche il luogo dove è vissuta a lungo Maristela Goncalves, la protagonista del primo appuntamento con la nuova edizione di “Radici, l’altra faccia dell’immigrazione”. Oggi Maristela abita a San Mauro Torinese, alle porte di Torino e torna con Demichelis nel suo Brasile: un viaggio che parte dallo stadio di Santos, tra calciatori, tifosi e Didì, il parrucchiere di Pelé, che commenta a modo suo il mondo nel pallone: “Il taglio di capelli di Pelè? L’ho inventato io cinquant’anni fa: alti davanti e più corti dietro. Lui, anche ora, continua a tornare qui e parliamo di calcio. Anche se per me – che un tempo andavo a tutte le partite del Santos e oggi mi limito a seguirle in tv – il calcio una volta era più passione e amore per la maglia. Oggi è amore per il denaro”. Ed è ancora il calcio – tra sviluppo e povertà delle quali il Mondiale ha fatto esplodere la contraddizione - a portare i due “viaggiatori” sulle splendide spiagge della città, ma anche in una delle favelas più pericolose del mondo: Jardim Nakamura.Nel percorso alla riscoperta delle proprie radici, infine, Maristela torna nel Parco della Jureia, foresta Atlantica, nella scuola dove ha insegnato. E qui ritrova i parenti nella città natale, Tupà. Dopo la storia di Maristela “Radici” racconterà quelle di di Saba Anglana, cantante e attrice italo-somalo-etiope; di Malia Zheng, una giovane cinese, immigrata di seconda generazione, che parla un perfetto fiorentino; e di Coumbaly Diaw che viveva a Parma, ma è tornata in Senegal per mettere a frutto quanto imparato in Italia.

Scacco al re - La cattura di Provenzano

Scacco al re - La cattura di Provenzano è un film documentario trasmesso da Rai 3 nato da un'idea di Claudio Canepari e Piergiorgio Di Cara, scritto da Clelio Benevento, Mariano Cirino, Salvo Palazzolo, diretto da Claudio Canepari, Mariano Cirino, Paolo Santolini. Il re di Cosa nostra Il documentario cerca di ripercorrere tutti i momenti salienti che hanno portato alla cattura del super boss di Cosa nostra, Bernardo Provenzano, l'ultimo rimasto dopo l'arresto di Salvatore Riina. I filmati mostrano passo passo le intercettazioni ambientali delle forze dell'ordine che tassello dopo tassello hanno condotto, passando da una fitta rete di collaboratori, alla masseria dove l'11 aprile 2006 fu arrestato Provenzano, dal procuratore antimafia Pietro Grasso.

O sistema - Un'indagine Senza Censura Sulla Camorra - di Matteo Scanni e Ruben H. Oliva

'O Sistema è un documentario realizzato e autoprodotto da Ruben H. Oliva e Matteo Scanni, uscito nel 2006 in un cofanetto comprendente un libro. Secondo le parole degli autori, "descrive la vita di un territorio in bilico fra normalità apparente e follia criminale". Utilizzando il termine con cui in loco viene chiamata la camorra napoletana e casalese, racconta 'O Sistema come struttura criminale e affaristica, che causa centinaia di morti ogni anno ma raccoglie scarsa attenzione dai media.

Panni Sporchi - la guerra di Scampia

Operazioni di polizia e carabinieri a scampia per combattere e porre fine alla guerra di camorra più violenta degli ultimi anni. video inchiesta per l'Espresso di Duccio Giordano

Gomorra La Serie - Speciale Backstage

Il racconto del male è affascinante, ecco perché bisogna tenersi lontano da semplificazioni e banalizzazioni. Eppure male e bene non possono avere quote prefissate e un'opera deve essere giudicata per la sua qualità. La serie tratta da Gomorra racconta storie di vita dentro dinamiche criminali e lo fa con onestà. Il racconto può trasformare un territorio, il silenzio può solo coprire, insabbiare, nascondere. Perché nulla cambi.

Gomorra La Serie - Intervista a Roberto Saviano

"Gomorra - La Serie" è un imponente affresco televisivo, epico, avvincente e spettacolare. Una produzione internazionale firmata Sky. Da un'idea di Roberto Saviano. Regia di Stefano Sollima.

Danila - Amore Criminale del 21/06/2014 STREAMING COMPLETO

Amore criminale racconta la storia di Danila, una donna sopravvissuta a maltrattamenti e violenze molto forti da parte del suo ex compagno. Sarà proprio lei a raccontare la sua storia, a farci capire come sia potuto accadere che dall’amore si sia passati alla violenza.

Giuseppina - Amore Criminale del 14/06/2014 STREAMING COMPLETO

Amore Criminale racconta la storia di Giuseppina, una nuora uccisa brutalmente dal suocero. Alla base del conflitto una casa, affidata dai giudici alla donna dopo la separazione dal marito.

Noemi Ciceri e Mihaela Acatrinei - Amore criminale del 04/04/2014

Noemi Ciceri, 37 anni, uccisa a Viareggio dal suo compagno di una vita, e la vicenda di Mihaela Acatrinei, una donna di origini romene che pensava di aver trovato la felicità fin quando non ha incontrato Giovanni, l’uomo che proverà a ucciderla. Il cortometraggio di Francesca Archibugi “E’ stata lei” affronta il tema della violenza contro le donne da un punto di vista inedito, dà voce all’uomo violento, interrogandosi sul possibile pentimento e sul sistema penitenziario come giusto luogo per un processo di recupero. La storia si svolge dentro il carcere di Regina Coeli, un complesso universo di rapporti violenti e delicati. Qui troviamo Nicola, un giovane architetto che sei anni prima ha quasi ucciso la moglie Silvia con 11 colpi di crick. Gli resta un residuo di pena di due anni, dunque può chiedere una misura alternativa alla detenzione. C’è poi una donna che deve prendere una decisione: è la magistrata di sorveglianza cui è stato assegnato il caso. Se Nicola si definisce ormai idoneo e pronto per uscire, lei si attiene ai fatti e svolge un esame obiettivo di tutti gli elementi della vicenda

Anna Rosa Fontana e Francesca - Amore criminale del 28/03/2014 STREAMING COMPLETO

Nella prima parte si racconterà l’incredibile vicenda di Anna Rosa Fontana, 38 anni, uccisa a Matera per mano del suo ex compagno dopo essere sopravvissuta a un primo tentato omicidio. Anna Rosa, dopo un primo matrimonio finito male e due figli, conosce Paolo, un suo vicino di casa di 15 anni più grande di lei. Tra loro inizia una storia difficile, che allontanerà Anna Rosa dalla sua famiglia e anche dai figli. Paolo pian piano la isola e la mette contro sua madre. Anna Rosa taglia i ponti con tutti e va a convivere con Paolo. Qui però dovrà fare i conti con la sua gelosia ossessiva. Le liti e le percosse sono all’ordine del giorno, tanto che Anna Rosa inizia a denunciare i primi episodi di violenza. Ma a ogni querela seguono per lei altre botte. Questo fino al 13 luglio del 2005 quando Paolo, accecato dall’ira per le denunce e dalla gelosia, tende un agguato ad Anna Rosa accoltellandola per strada. La donna arriva in fin di vita all’ospedale ma sopravvive, seppur riportando gravi danni. Sembra il tragico epilogo di una storia d’amore sbagliata ma il peggio deve ancora venire. Dopo la condanna a 6 anni di carcere, a causa di vari benefici di legge, Paolo esce di prigione e paradossalmente torna a vivere a pochi passi da Anna Rosa. Il risultato è che di lì a poco torna a ossessionarla come prima. E’ il 7 dicembre 2010 e Paolo decide di portare a termine quello che non è riuscito a fare qualche anno prima. Stavolta per Anna Rosa non ci sarà scampo. Nella seconda parte la protagonista sarà Francesca, una ragazza di 22 anni che ha rischiato la vita a causa del suo ex fidanzato. Francesca conosce Paolo quando è ancora sedicenne tramite amici comuni. E’ il suo primo amore e all’inizio si sente gratificata dalle attenzioni che lui le riserva. In realtà viene controllata in ogni suo comportamento e ben presto comincia a soffrire questa relazione soffocante. Quindi decide di interromperla. Questa per Paolo è una decisione incomprensibile e decide di riprendersi Francesca, a ogni costo. La ragazza si rifiuta di tornare con lui e questo la porterà a un passo dalla morte. Sarà lei a raccontare la sua storia.

Le storie di Beatrice e Annalisa - Amore criminale del 14/03/2014 STREAMING COMPLETO

In questa puntata: la storia di Beatrice, 42 anni, di Pistoia. Beatrice si fidanza con Massimo quando è ancora all’università. Il loro progetto di vita insieme si concretizza in un matrimonio, due figli, una casa perfetta. Ma Massimo nasconde un lato oscuro e pezzo dopo pezzo smonta tutto quello che ha costruito con sua moglie. Inizia a minare la sicurezza e autostima di Beatrice facendola sentire inadeguata sotto vari punti di vista. Beatrice sopporta tutto per il bene dei figli, fin quando non scopre che Massimo la tradisce. A questo punto i due si separano e Beatrice può finalmente riprendersi in mano la sua vita. Ma solo per poco...

Le storie di due giovani donne - Amore criminale del 07/03/2014 STREAMING COMPLETO

In questa puntata: le storie di due donne molto giovani. Entrambe hanno sconfitto la violenza e la prevaricazione dell'uomo che diceva di amarle. La prima è Alessandra, 28 anni. Appena maggiorenne va via di casa e si rende economicamente indipendente. Ha 25 anni e un carattere determinato quando incontra Filippo. Inizialmente apprezza le sue attenzioni e i suoi messaggi costanti ma ben presto le cose cambiano. Gradualmente Filippo la isola dalle amicizie e le costruisce intorno un castello di bugie che crollerà però molto presto. La scoperta di un tradimento minerà per sempre il loro rapporto. E quando Alessandra deciderà di lasciarlo inizieranno i problemi... La seconda storia racconta il percorso di Barbara, una ragazza che a soli 19 anni conosce Giuseppe e con lui l'amore violento. Barbara è molto attenta alla cura di sé fin al giorno in cui si mette con Giuseppe. Lui, per gelosia, le vieta di truccarsi e di vestirsi come vuole. La controlla in ogni suo spostamento e le telefona in continuazione. Barbara all'inizio sopporta tutto ma alla fine si ribella. Riconquisterà la libertà pagando un prezzo molto alto.

Rajmonda - Anna - Amore Criminale del 28/02/2014 STREAMING COMPLETO

Quella di Rajmonda è la storia di una donna che lascia l’Albania con la speranza di una vita migliore. Arrivata in Toscana, a Viareggio, Raimonda si inserisce nel nuovo ambiente e mette su famiglia con Antonio. I due hanno anche dei bambini, ma Antonio non lascia spazio a Raimonda, non le permette di uscire e di avere una vita propria. Raimonda, allora, matura gradualmente la decisione di lasciarlo. Antonio non accetta la prospettiva di una vita senza di lei, la uccide e inscena un volontario allontanamento da casa. Quella di Anna è la storia di chi vede dei campanelli d'allarme sin dall'inizio della relazione, eppure non trova la forza di sporgere denuncia. In una prima occasione, dopo soli due mesi di frequentazione, l'uomo che diceva di amarla cerca di strangolarla per dei soldi, in un'altra occasione le punta un coltello alla gola sussurrandole ad un orecchio il suo personale decalogo: Anna va educata, deve capire come stare al mondo e come servire il suo Dio, cioè lui. Dopo anni di maltrattamenti, Anna è riuscita a denunciare quell'uomo, che ora sta scontando la sua pena in carcere.

Inghilterra - Sfide I nostri avversari amatissimi del 30/05/2014 STREAMING COMPLETO

Gli inventori del calcio e i loro migliori allievi, una sfida epica da anni.

Germania - Sfide i nostri avversari amatissimi del 16/05/2014 STREAMING COMPLETO

A Dortmund – in casa propria - i tedeschi non avevano mai perso. Mai, fino alla semifinale del Mondiale di Calcio 2006, quella contro l’Italia, che per gli azzurri fu l’anticamera del trionfo.

Brasile - Sfide i nostri avversari amatissimi del 09/05/2014 STREAMING COMPLETO

 
I padroni di casa. I padroni del calcio. Questo è il Brasile. Nella seconda puntata di Sfide Alex Zanardi ci guida attraverso le emozioni, le gioie, le vittorie e le sconfitte dell’eterno confronto calcistico tra gli azzurri e i carioca.

Francia - Sfide i nostri avversari amatissimi del 02/05/2014 STREAMING COMPLETO

Il primo significativo elemento di suggestione con i transalpini è la storia circolare: la prima partita contro la Francia, giocata il 15 maggio del 1910, è la prima partita della nostra Nazionale, finisce 6-2 per l’Italia.

Superquark del 03/07/2014 STREAMING COMPLETO

 
Nella prima puntata di Superquark, un documentario della BBC sui primati osservati in India, in Madagascar, nel Borneo e anche in Perù. Delfini, orsi e pinguini seguono le scimmie nei filmati naturalistici scelti tra i più belli e di recentissima produzione. Come ogni estate Piero Angela spazierà dall'archeologia alla natura, dalla storia alla tecnologia, dall’economia alla scienza. Tra i primi ospiti il professore e scrittore Luigi Rainero Fassati, che esporrà il preoccupante problema dell’uso (e abuso) dell’alcol tra i giovani, il professor Michele De Luca che parlerà di Stamina e di staminali, mentre di cervello e di criminalità se ne discuterà con il professor Alessandro Rotondo. Alberto Angela sarà tra le macchine enigma, per svelare tutti i segreti dei codici militari, ma anche sulle mura Aureliane, per raccontarne le bellezze nascoste. Poi andrà in Francia nel meraviglioso castello di Fontainebleau e in Liguria per farci conoscere la storia affascinante dei palombari. Moltissimi i servizi da tutto il mondo. A Singapore, l’Eldorado della ricerca scientifica e negli Stati Uniti, a vedere le stampanti di organi e tessuti umani, ma anche l’auto più veloce del mondo; sull’Everest per vedere gli sherpa che trasportano le batterie della piramide di Desio, e in Vietnam tra le rovine di My Son. Si parlerà anche di menopausa, di epatite C, di onde gravitazionali ma anche del dna del vino, della lotta high-tech alle cavallette, dell’astronauta donna, l’italiana Samantha Cristoforetti. L’immancabile appuntamento con l’approfondimento in studio, si arricchisce di due nuove rubriche: una sulla sessualità con il professor Emmanuele Jannini e una sulla tecnologia con il direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia Roberto Cingolani. Tornano la consolidata “Scienza in cucina”, con l’ alimentarista Elisabetta Bernardi, “Dietro le quinte della storia” con il professor Alessandro Barbero, e “Polvere di stelle” per viaggiare nel cosmo con il Professor Giovanni Bignami. E non mancheranno gli esperimenti in studio con Paco Lanciano. Per le notizie flash dal mondo scientifico internazionale saranno proposte due nuove pillole. La prima, Le parole della scienza, per spiegare in modo semplice concetti importanti della scienza di cui si parla poco, perché complicati e difficilmente illustrabili: entropia, meccanica quantistica, effetto soglia, diventano un divertente cartone animato di Bruno Bozzetto. Nella pillola Numeri, invece, pesi, distanze, misure e percentuali, che mostrano in maniera significativa, quali e quanti sono i cambiamenti che sta attraversando la nostra epoca

Usa, incontro mozzafiato in mare: spunta il grande squalo bianco

 Ha girato per venti minuti intorno alla barca. Poi è emerso dall'acqua a bocca aperta per addentare una retino ("chum bag") posta ai lati. E' l'incontro ravvicinato del pescatore Steve Clark con uno squalo bianco. Un incontro casuale, del quale i membri dell'equipaggio hanno subito approfittato per scattare foto e girare video. Clark e i suoi amici lavorano per il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), per immortalare gli squali a largo della costa del New Jersey, nell'iniziativa Predator Programma Apex. Secondo uno studio recente della NOAA, gli squali sono aumentati grazie all'impegno perseguito per conservare la specie

Australia, l'azzardo dei surfisti: accerchiano una balena

 
Un elicottero di Nine News, programma televisivo australiano, ha avvistato una balena accerchiata da un gruppo di surfisti a pochi metri dalla riva di una spiaggia a nord di Sydney: "Ad essere onesto, i ragazzi la stavano tormentando. Erano tanto vicini da non lasciarle spazio per muoversi", ha raccontato un testimone. Secondo le leggi governative i natanti dovrebbero mantenere una distanza minima di 30 metri dalle balene, mentre surfisti e  imbarcazioni sono tenuti a rispettare almeno cento metri

Gb, la medusa grande come un cane: incontro ravvicinato nel fiume

 
Meduse giganti del diametro di circa un metro, che possono pesare anche 20 kg, erano già state avvistate qualche settimana fa nel fiume Percuil, vicino di St. Mawes, in Cornovaglia (nel sud-ovest dell'Inghilterra). E alcune erano state trovate arenate sulla spiaggia a causa del caldo. Matt Slater, che lavora per il Cornwall Wildlife Trust - un'organizzazione per la salvaguardia e conservazione della fauna selvatica locale - ha realizzato un video subacqueo a distanza ravvicinata da una di queste meduse, mentre nuota con il suo cane nel fiume

Concordia, Greenpeace al Giglio contro lo spostamento del relitto a Genova


La nave simbolo di Greenpeace, arrivata per la prima volta in Italia per un tour contro i cambiamenti climatici, è approdata all'Isola del Giglio per protestare contro la decisione del governo di spostare il relitto della Costa Concordia nel porto di Genova. L'organizzazione ambientalista è dubbiosa sull'intervento, giudicato troppo complesso e rischioso

RNews, Salmi: come evitare il mal di schiena in 10 mosse

 
Posizioni o gesti sbagliati: il mal di schiena colpisce molti italiani. Ecco alcuni semplici accorgimenti per evitarlo

Salute di Maria Paola Salmi
riprese di Valeria Lombardo
montaggio di Giulio La Monica

RNews, il tg quotidiano di Repubblica Tv, è in onda ogni giorno alle 13.45 su Repubblica.it  e su laEffe, canale 50 del digitale terrestre . Alle 19.45 su laEffe va in onda "RNews: Le firme, Le storie", con le analisi e gli avvenimenti più interessanti della giornata

Il cucciolo di tricheco "strega" Amburgo

 
Presentato allo zoo della città tedesca il primo cucciolo di tricheco nato in oltre 100 anni di storia del parco. Ha due settimane di vita, il nome verrà scelto dai visitatori dello zoo.

San Diego: la star dello zoo è il baby orango

 
Allo zoo di San Diego i visitatori fanno la fila per vedere il piccolo orango Aisha, uno dei rarissimi esemplari nati in cattività: a 8 mesi il piccolo non si allontana mai dalla madre Indah. I responsabili del parco hanno spiegato che fino al primo anno i baby-orango non si allontano mai dalla mamma per più di pochi metri

Il Sahara attraversa l'oceano, la polvere fino in Sudamerica

Il Sahara vola fino al Sudamerica. Una scia di polveri, tracciata dall'occhio dei satelliti, attraversa tutto l'oceano Atlantico, dalle coste dell'Africa fino ai Caraibi. Si tratta delle particelle più piccole e leggere della sabbia dal deserto più grande del mondo, che prendono un passaggio dalle correnti transoceaniche. La nube è ben visibile sia grazie all'osservazione in luce osservabile dal satellite geostazionario Meteosat 10 sia in altre bande (la nube è contrassegnata dal colore rosa). Le polveri sahariane hanno influenza sulle perturbazioni e le correnti tropicali (contrassegnate dal colore marrone), con l'effetto di indebolirle e soffocarle

L'attacco dello squalo è virtuale: la paura è reale

Spaventarsi così tanto per un evento virtuale da perdere l’equilibrio e cadere quasi come fosse successo davvero. E’ quello che è accaduto a una donna in visita all’International Spy Museum  di Washington quando, completamente ignara di ciò che le aspettava, ha ''subito'' l’attacco interattivo di uno squalo nella sala dell’acquario virtuale, non a caso definito ''Exquisitely devil'', squisitamente diabolico. Nome perfetto se associato anche ai compagni di viaggio che hanno convinto la donna a toccare gli schermi e che hanno ripreso la scena per postarla poi su Youtube

La notte fa girare la testa. Il time lapse è a 360 gradi

La notte fa girare la testa. Bastano poche parole per riassumere il senso di questo video realizzato dal fotografo americano Vincent Brady (http://www.vincentbrady.com/) e che ha scelto di raccontare il fascino notturno in maniera del tutto originale: una ripresa in time lapse mostra la notte da ogni angolazione possibile, a 360 gradi. Per riuscire nell'effetto Brady ha costruito un supporto a forma di croce sul quale ha montato quattro fottocame, che catturando simultaneamente le immagini riescono a restituire questa effetto circolare, regalando alla notte questo fascino quasi surreale.
(di Nicola Perilli)

Usa, mangia cibo per cani per un mese: ''Abbiate consapevolezza degli ingredienti''

 
Dorothy Hunter gestisce un negozio di animali a Washington e dallo scorso 17 giugno - per un mese - si alimenta di solo cibo per cani e per gatti. L'esperimento, che ai più potrebbe sembrare disgustoso, è secondo la donna un tentativo di promuovere la consapevolezza sugli ingredienti dei cibi per animali che - sempre secondo Hunter - sarebbero tanto salutari quanto quelli per gli umani. Il suo esperimento ne sarebbe la dimostrazione ma sono in molti a credere che sia solo una trovata pubblicitaria per promuovere l'apertura del suo nuovo negozi.

UCCISERO 9 CANI, VETERINARI CONDANNATI IN VIA DEFINITIVA. ASSOCIAZIONI CHIEDONO LA RADIAZIONE


Con la condanna definitiva a 2 mesi e 10 giorni di reclusione pronunciata dalla Corte Suprema di Cassazione, due veterinari Asl de L’Aquila, Pierluigi Imperiale e Mauro Ponziani, sono stati riconosciuti colpevoli nei tre gradi di giudizio dell’uccisione di nove cuccioli di cane, adducendo l’incredibile scusa che non c’era posto in canile. Per loro era una pratica, peraltro abituale e consolidata, e vi è stato il contrario del ravvedimento dovuto  attraverso dichiarazioni alla stampa. 
Per questo i presidenti nazionali di Enpa, Carla Rocchi, LAV, Gianluca Felicetti, Lega nazionale per la difesa del cane, Piera Rosati e OIPA, Massimo Comparotto, preso atto del “silenzio assordante” dell’Ordine provinciale dei Medici Veterinari de L’Aquila a precedenti singole richieste, hanno scritto a tutti i consiglieri dell’Ordine e agli organi della Federazione nazionale degli Ordini Veterinari, chiedendo la radiazione dei due veterinari Asl che ancora oggi esercitano la professione come se nulla fosse accaduto.
“Sono colpevoli di abusi, hanno compromesso gravemente la reputazione e la dignità della classe sanitaria, hanno perso il requisito-base per esercitare la professione, violando anche il Codice Deontologico dei Veterinari”, scrivono i presidenti delle associazioni animaliste nazionali.
Anche le parlamentari Silvana Amati, Monica Cirinnà, Manuela Granaiola dell’Ufficio di Presidenza della Commissione Sanità del Senato e Michela Vittoria Brambilla, hanno presentato interrogazioni al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per chiederle l’intervento a tutela delle normative e della professione veterinaria.
In allegato la lettera inviata, le tre sentenze e le interrogazioni parlamentari per chiedere anche al Ministro della Salute l’apertura del procedimento e la radiazione dall’Albo dei veterinari condannati in via definitiva. 

Documenti
Lettera Associazioni
Sentenza tribunale L'Aquila
Sentenza Corte d'appello L'Aquila
Sentenza Corte Cassazione
Interrogazioni parlamentari

La bufala dell'infezione da shampoo che circola su Facebook

Il terribile "sfogo" cutaneo che sta spammando le vostre bacheche non è altro che un fotomontaggio. La prova in una nostra vecchia Foto del giorno...

Il misterioso "bubbone" è in realtà l'immagine di un fiore di loto.
Il misterioso "bubbone" è in realtà l'immagine di un fiore di loto.

Niente paura: se vi farete la doccia usando lo shampoo di un marchio molto noto in Italia (o un qualunque altro shampoo in commercio) non svilupperete la mostruosa escrescenza che vedete in questa foto. Né contrarrete temibili infezioni, come minaccia un presunto video virale che circola in queste ore su Facebook.





Uno scherzo di Photoshop
Il motivo è semplice: il fantomatico ascesso, lungi dall'essere una pericolosa malattia cutanea causata da chissà quali sostanze chimiche, è un fotomontaggio bello e buono, che accosta alla pelle di un uomo l'immagine di un fiore di loto (una pianta che potete facilmente riconoscere in questa nostra vecchia "Foto ").



Una bufala in piena regola, e pure venuta male, insomma: un inganno di cui non vi riportiamo neppure il link perché, seguendolo, si finisce in una serie di pagine di dubbia provenienza e piene di malaware pericolosi per la sicurezza del vostro pc.

E del video, alla fine, neanche l'ombra.

La marcia dei pinguini... verso l'estinzione

Due terzi delle colonie di pinguini imperatori in Antartide rischiano di vedere dimezzata la propria popolazione nei decenni avvenire. La causa? Il global warming, che modifica la quantità di ghiaccio marino.

Una colonia di pinguini imperatori in Antartide. Photo: IPGGutenbergUKLtd, Thinkstock.
Una colonia di pinguini imperatori in Antartide. Photo: IPGGutenbergUKLtd, Thinkstock.

La popolazione mondiale di pinguini imperatori potrebbe calare drasticamente - del 19% - entro il 2100. Il colpevole? Ancora una volta il riscaldamento globale, e la sua influenza sui ghiacci antartici. A lanciare l'allarme è uno studio del Woods Hole Oceanographic Institution (Massachusetts) pubblicato su Nature Climate Change.
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Una risorsa da tutelare
La sopravvivenza dei pinguini imperatori (Aptenodytes forster) è strettamente legata alla presenza di ghiaccio marino nel loro habitat. Se questo scarseggia, scarseggiano anche calamari e krill, le principali fonti di nutrimento dei pennuti antartici. Se il ghiaccio è sovrabbondante, i pinguini devono compiere viaggi più lunghi per raggiungere il mare e procacciare il cibo per i pulcini. Il global warming è capace di alterare questo delicato equilibrio: non solo sciogliendo più in fretta i ghiacci, ma anche modificando il tenore e l'altezza delle onde, e alterando intensità e direzione dei venti che a loro volta spostano il ghiaccio marino.

Analisi su larga scala
Finora gli effetti del global warming sui pinguini imperatori erano stati valutati con precisione solo su una colonia: quella di Adelie Land nella zona orientale dell'Antartide (protagonista del famoso documentario La marcia dei pinguini). Le altre colonie erano state osservate soltanto dallo spazio, con immagini satellitari che localizzavano i pinguini a partire dal guano che lasciano sul ghiaccio. I ricercatori americani hanno sfruttato i dati raccolti per la colonia di Adelie Land per elaborare proiezioni che riguardino l'intera popolazione mondiale di pinguini imperatori, 600 mila pennuti sparsi in 45 colonie al Polo Sud.
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I risultati
La maggior parte delle colonie continuerà a crescere da qui al 2040, ma poi la riduzione dei ghiacci marini segnerà l'inizio del declino, con il 19% della popolazione globale di pinguini imperatori destinata - probabilmente - a scomparire entro il 2100. Due terzi delle colonie sono destinate, per la perdita consistente di ghiaccio marino, a dimezzarsi sul lungo periodo (in particolare quelle rivolte verso l'Oceano Indiano, che più di altre risentiranno degli effetti del global warming).

L'ultima spiaggia
Nonostante le drammatiche previsioni, alcuni ricercatori si dicono più ottimisti sulla sopravvivenza dei pinguini rispetto alle conclusioni di questa ricerca, che dà per scontato che gli uccelli ritornino ogni anno alle stesse aree di accoppiamento, senza emigrare verso zone più ricche di ghiaccio marino, come hanno già dimostrato di saper fare.

Airbike, la bici che si stampa col pc

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Questa bicicletta è il primo oggetto al mondo ad essere creato stampato da un un computer che utilizza nuove tecnologie all’avanguardia.
Il materiale utilizzato non è la carta ma il nylon. Tutte le strutture sono realizzate con strati di nylon fuso e sono forti come l’acciaio e l’alluminio ma pesano il 65% in meno.
L’intera bici è stampata con pochi passaggi.
Ovviamente l’intera tecnologia è stata studiata per realizzare oggetti dell’industria aerospaziale.
Fonte: ueros

Cellulare diventa essere umano in miniatura

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Giappone

Il telefonino diventa un essere umano in miniatura. Ha le sembianze di un umanoide, e una consistenza che al tatto ricorda la pelle, il prototipo costruito in Giappone, con l'obiettivo di far sentire più vicina la persona con cui si sta parlando, magari un partner dall'altro capo del mondo.
L'insolito cellulare è stato mostrato da Takashi Minato, uno dei ricercatori dell'Advanced Telecommunications Research Institute International (Atr) che l'ha messo a punto, si legge sul quotidiano britannico Daily Mail, che mostra le foto dell'apparecchio. Corpo e lineamenti sono molto stilizzati, potrebbe raffigurare un uomo o una donna, un anziano come un giovane. Il prototipo, di colore bianco, è poco più grande del palmo di una mano, ha un microfono inserito nella testa dell'omino e il petto che diventa blu quando lo si utilizza e rosso se l'apparecchio è in stand by.
Quello che dovrebbe farlo sembrare il più possibile un essere umano è il materiale utilizzato per l'involucro, che al tatto dà la sensazione della pelle e può riscaldarsi o raffreddarsi. Non c'è alcun display con i numeri e non è ancora chiaro come potrà essere utilizzato per telefonare. Ma i ricercatori che lo hanno sviluppato - un consorzio di cui fa parte, oltre all'Atr, anche l'università di Osaka - sperano di aggiungere funzioni sempre più sofisticate come i comandi vocali e le immagini e di lanciarlo sul mercato nel giro di 5 anni.
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Gerewol Festival, Niger

Le feste più curiose del mondo

Le feste più curiose del mondo
Gerewol Festival, Niger
Fotografia di Mike Hettwer

Nell'Africa occidentale i nomadi Wodaabe celebrano ogni anno la loro idea di bellezza durante il Gerewol festival. I giovani attraggono la giuria femminile con trucco pesante, abiti da cerimonia e una danza tradizionale chiamata yakee. Il fortunato vincitore potrà scegliere mogli e amanti.

Schleicherlaufen Festival, Austria

Le feste più curiose del mondo

 
Le feste più curiose del mondo
 
Schleicherlaufen Festival, Austria
Fotografia di Melissa Farlow

Le strade di Telfs, in Austria, si trasformano in un mondo mistico e quasi ultraterreno. Gli abitanti sfilano in maschera attraverso la cittadina una volta ogni cinque anni appena prima dell'inizio della quaresima.

Le prime testimonianze del Schleicherlaufen risalgono al quindicesimo secolo, ma il festival potrebbe anche avere radici più antiche, legate ai rituali pre-cristiani degli abitanti della zona.

La celebrazione del Corpus Christi, Spagna

Le feste più curiose del mondo

 
Le feste più curiose del mondo
 
La celebrazione del Corpus Christi, Spagna
Fotografia di Israel L. Murillo/AP

Un uomo in maschera, conosciuto come El Colacho, simbolo di Satana, salta scavalcando un gruppo di bambine. Il rito vecchio di secoli è volto a  proteggerle dagli spiriti maligni. La celebrazione del Chorpus Christi, che si tiene ogni anno a Castrillo de Murcia, in Spagna, rende omaggio alla celebrazione cattolica della Santa Eucarestia.

La festa delle galline a Wayne, in Nebraska

Le feste più curiose del mondo

 
Le feste più curiose del mondo
 
La festa delle galline a Wayne, in Nebraska
Fotografia di Joel Sartore

Senza camicia, ma con apparente discrezione, uomini travestiti da galline si preparano ad esibirsi al Chicken Show.

Ogni estate, Wayne, cittadina del Nebraska, festeggia questi volatili con un ampia gamma  di eventi: la danza delle galline più grande del mondo; un'asta di galline di cemento decorate da artisti locali e  - per il dispiacere dei volatili patroni della manifestazione - una gara in cui vince chi mangia più ali di pollo.

Festa vegetariana, Thailandia

Le feste più curiose del mondo

 
Le feste più curiose del mondo
 
Festa vegetariana, Thailandia
Fotografia di David Longstreath/AP

I devoti del santuario di Bang Neow, sfilano nel corso della festa vegetariana thailandese di Phuket, puntando le armi contro i carnivori.

Gli immigrati cinesi diedero avvio a questa cerimonia taoista nel 1825, quando gli abitanti si affidarono agli dei e alla loro alimentazione vegetariana, per essere liberati da un'epidemia.

La festa dell'uomo nudo

Le feste più curiose del mondo


Le feste più curiose del mondo
 
La festa dell'uomo nudo
Fotografia e didascalia di Paul Whitton / My Shot

Hadaka Matsuri (letteralmente festa dell'uomo nudo) a Okayama, Giappone, è un festa tradizionale che risale a 1.200 anni fa.

La fotografia è stata scattata in inverno (a 9 gradi circa di temperatura). Gli uomini si immergono in acque gelate in un rito di purificazione.

Beltane Fire Festival, Scotland

Le feste più curiose del mondo

Beltane Fire Festival, Scotland
Fotografia di Jim Richardson

"Celti" svestiti sollevano torce luminose, durante il Beltane Fire Festival, nella Calton Hill, a Edimburgo. La popolare manifestazione annuale è una moderna riproposizione di un'antica festa celtica, che celebrava l'arrivo dell'estate.

Scherzi bestiali, quante bufale

Scherzi bestiali, quante bufale

Scherzi bestiali, quante bufale
Ibrido cane - uomo
Fotografia di Gabriel Bouys, AFP/Getty Images

Una donna osserva "A Young Family,"la scultura di una scrofa dalle sembianze vagamente umane con i suoi piccoli dell'artista australiana Patricia Piccinini, alla cinquantesima Biennale di Venezia di giugno 2003.

Fotografie della scultura sono circolate su internet negli anni successivi, suggerendo - tra l'altro - che le foto ritraevano un ibrido uomo-cane creato da un esperimento mal riuscito.

L'ibrido uomo-cane è una delle tante bufale sugli animali perpetrate nel corso dei secoli, soprattutto in occasione dei primo aprile.

Qualcosa di umano nella scultura c'è: Piccinini ha utilizzato peli e capelli umani insieme a silicone, acrilico e pelle.

Nella realtà, sono stati condotti esperimenti tesi a superare il confine tra uomo e animale con la creazione di chimere - creature ibride in parte umane e in parte animali. Per esempio, nel 2003 i ricercatori della Shanghai Second Medical University hanno unito cellule umane a ovuli di coniglio -  creando le prime chimere.

Yeti? No, grazie

L'abominevole uomo delle nevi, Bigfoot e simili sono solo stupidaggini. Lo sostiene il primo studio scientifico condotto su presunti "campioni" di queste fantomatiche creature

di James Owen
curiosita,genetica,scienza
Un'immagine scattata nel 1967 in California di un presunto esemplare di Bigfoot. Fotografia di Bettmann via Corbis

Un team guidato da Bryan Sykes, genetista all'Università di Oxford, ha analizzato frammenti di peli che varie persone sostenevano di aver raccolto da queste misteriose creature nel corso degli ultimi 50 anni.


Raccolti da musei e collezioni private in tutto il mondo, i 29 campioni su 30 che contenevano DNA da alizzare hanno restituito un risultato hanno rivelato che i cosiddetti "criptidi" appartengono in realtà a un serraglio di normalissimi animali, dai bovini, agli orsi ai procioni.

Per effettuare lo studio, Sykes i suoi colleghi hanno confrontato il DNA mitocondriale – il DNA ereditato dalle madri – preso dai campioni di pelo che si suppone provenissero dallo Yeti (un altro nome con cui ci si riferisce all'Abominevole uomo delle nevi) o da Bigfoot con i DNA contenuti in GenBank, un database internazionale di sequenze genetiche di oltre 300.000 organismi. Nello specifico, il team ha confrontato il DNA dei campioni di pelo con il gene 12s RNA, che è stato analizzato in tutte le specie di mammiferi.

Dei presunti campioni di Bigfoot provenienti dal Nord America,
tre provenivano da bovini. Altri peli appartenevano a pecore, procioni e porcospini. E l'unico campione attribuito all'Orang Pendek, una creatura con le sembianze di scimmia che secondo la leggenda si nasconderebbe nell'isola di Sumatra, è risultato appartenere a un tapiro, un grosso mammifero simile al maiale che vive nelle foreste tropicali.

Dalla Russia, poi, sono arrivati campioni del mitologico Almasty o Almas, un fantomatico cripto-ominide dell'Asia centrale. In realtà, i test hanno accertato che appartenevano a cavalli.

Stranamente, per un campione di Almasty è risultata una corrispondenza con l'orso nero americano, e un altro con il procione. E nessuna delle due specie è russa.

Sykes ritiene che la maggior parte di queste “scoperte” male interpretate sia frutto dell'ingenuità. “Accade tante volte che una persona viva una cosiddetta 'esperienza da Bigfoot'. Sentono qualcuno emettere strani versi, oppure qualcuno che gli tira dei sassi, o cose di questo genere. Poi notano un ciuffo di peli nascosto in un cespuglio e dicono: 'Aha, questo appartiene a Bigfoot!'”.

L'unico esemplare il cui test ha attribuito una corrispondenza umana – un presunto frammento di capello di Bigfoot proveniente dal Texas – è risultato appartenere a un comune Homo sapiens.

Lo Yeti è davvero un orso preistorico?


Dalle analisi del DNA è risultato che – dei frammenti di criptidi – uno su tre proveniva da orsi.

In due peli trovati sull'Himalaya – uno dall'India e uno dal Bhutan – e attribuiti allo Yeti, il team di scienziati ha recuperato un DNA che corrispondeva al 100% al DNA estratto dai fossili di mascelle di un orso polare preistorico che è vissuto oltre 40.000 anni fa.

Una scoperta che sembra confermare quanto affermato nel 2013 da una serie di documentari trasmessi in Inghilterra, “The Bigfoot files”, secondo i quali i due campioni ritrovati sull'Hymalaya avevano la corrispondenza più prossima con un orso polare preistorico.

Ciò non significa che lo Yeti esista davvero, ma se esistesse un parente aggressivo dell'orso polare in giro per l'Himalaya, questo potrebbe certamente spiegare perché si sia alimentata la leggenda dello Yeti.

Allora, due scienziati contattati da National Geographic dissero che avrebbero voluto leggere un documento che supportasse l'esistenza di questo misterioso orso polare – o suo parente – himalayano su una rivista soggetta a revisione paritaria.

Ora che questo documento esiste, cosa ne pensano? Robert Rockwell, biologo e ricercatore associato al Museo Americano di Storia Naturale, resta scettico.

Rockwell confessa di essere “un po' colpito e costernato” nell'apprendere che la corrispondenza con l'orso polare preistorico si sia basata su sole 104 coppie di basi di DNA mitocondriale, un limite ammesso dallo stesso team che ha lavorato allo studio.

“La sequenza di DNA analizzata è molto piccola, specialmente per una zona ad alta conservazione [quella parte di DNA che ricorre anche tra svariate specie differenti tra loro], per cui non penso che si possano tirare conclusioni sul tipo di orso”.

Gli fa eco Charlotte Lindqvist, una biologa molecolare alla State University di Buffalo. “Anche se dovessero trovare una corrispondenza pari al 100 per cento con un orso polare del Pleistocene",  ha scritto Lindqvist in una mail, "dobbiamo tenere bene a mente che quest'evidenza si basa comunque su un breve frammento” di un gene osservato anche in altri lignaggi e che non appartiene necessariamente a quella specie.

“Penso che ci siano altri scenari più plausibili. Ad esempio, i peli potrebbero provenire da orsi bruni nativi di quella zona”.

Il responsabile dello studio, Sykes, ammette che la scoperta è “solo un risultato preliminare” e che, per escludere che l'origine della leggenda dello Yeti sia l'orso bruno, c'è bisogno di ulteriore materiale genetico.

Ad ogni modo, Sykes sostiene la teoria dell'orso polare sconosciuto o “Orso Yeti”, secondo la quale l'animale misterioso sarebbe un orso polare ancora non noto o un ibrido tra orso polare e orso bruno. Una teoria che potrebbe anche spiegare il motivo per cui lo Yeti sarebbe così aggressivo e avrebbe un comportamento e un'apparenza così inusuali.

“L'unica corrispondenza al 100% era quella con l'orso polare preistorico”, continua Sykes, “mentre per orsi bruni, orsi polari moderni e orsi neri c'erano corrispondenze meno strette”.

Sykes parteciperà a un'imminente spedizione sull'Hymalaya che – secondo lui - dovrebbe risolvere una volte per tutte il mistero, in un senso o nell'altro.

Bigfootologo dell'anno


Sykes sostiene che i metodi forensi utilizzati dal suo team consentono di estrarre il DNA anche da campioni mal conservati e risalenti fino a cinquanta anni prima.

“Abbiamo sviluppato una tecnica per ripulire ogni contaminazione [di DNA umano] che si trova sulla superficie”, afferma Sykes. “Questo è il motivo per cui utilizziamo principalmente peli, perché hanno una superficie molto resistente, che ci permette di usare trattamenti chimici aggressivi per togliere qualsiasi contaminazione. Soprattutto quella umana”.

Sykes sostiene che i suoi metodi di ricerca offrano una speranza ai “cacciatori” di Bigfoot e ai criptozoologi che credono nell'esistenza di questi esseri.

“La buona notizia per 'bigfootologi' e appassionati che vogliono dimostrare e identificare quelle specie che inseguono da anni è che adesso c'è un nuovo modo per farlo, che non era mai stato usato finora”.

Sykes si è avvicinato a questi temi perché affascinato dalla possibilità che dietro alla leggenda dello Yeti ci siano esemplari “sopravvissuti” di uomo di Neanderthal o popolazioni umane che credevamo scomparse. Ad ogni modo, i suoi sforzi sono stati riconosciuti da chi crede nei cripto ominidi.

Sykes è orgoglioso di far sapere che è stato da poco insignito del titolo “Bigfootologo dell'anno”.

I parchi di sculture più belli del mondo


I dieci parchi di sculture  più belli del mondo
 
Giardino dei Tarocchi (Italia)
Fotografia giardinodeitarocchi.it

La Morte, il Diavolo, l'Imperatrice sono alcuni dei personaggi, ispirati agli arcani maggiori dei tarocchi (e al celebre Parc Guell di Anton Gaudì a Barcellona), che popolano questo parco sculture realizzato negli anni Novanta dalla scultrice franco americana Niki de Saint Phalle. affiancata da vari artisti contemporanei e soprattutto dal marito, Jean Tinguely.

Il padiglione d'ingresso del giardino, pensato come una soglia che divide la realtà dall'immaginario, è stato progettato dall'architetto svizzero Mario Botta.

Come arrivare: il parco si trova a Capalbio, in provincia di Grosseto, ed è aperto solo in alcuni periodi dell'anno o su prenotazione.

Okavango millesimo Patrimonio dell'Umanità

L'Unesco ha aspettato un numero perfetto per inserire nella sua lista questo paradiso terrestre che ha ispirato i più grandi maestri della fotografia naturalistica

di Jennifer S. Holland
 
Le foto più belle dell'Okavango  millesimo Patrimonio dell'Umanità
 
In mezzo scorre il fiume
Fotografia di George Steinmetz, National Geographic Creative

Il Delta dell'Okavango, in Botswana, pochi giorni fa è stato proclamato 1.000mo sito Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, una designazione che consente una speciale forma di protezione contro lo sviluppo delle attività umane.

Il delta comprende 7.770 chilometri quadrati di pianure ricche di acque, in cui canali, isolotti e lagune  consentono la vita di migliaia di specie animali e vegetali, e che ospitano, tra l'altro, la più folta popolazione di elefanti sulla Terra.

Il nuovo status metterà fine ai progetti di infrastrutture che incombono sulla regione.

Al via il concorso di fotografia National Geographic 2014

Inviate le vostre immagini dal 2 luglio al 30 settembre.

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Con questa fotografia, il lettore Mario Sanna di Sassari si è aggiudicato il secondo premio della categoria Mondo Animale nella scorsa edizione del concorso fotografico di NG Italia
Finalmente ci siamo; a partire dal 2 luglio potete cominciare a inviare le vostre immagini alla nona edizione del concorso di fotografia di National Geographic Italia, che come ogni anno vi offre la possibilità di cimentarvi con migliaia di lettori, di vedere le vostre immagini pubblicate sul nostro sito web e sul magazine e di vincere prestigiosi premi.

Quattro categorie (mondo animale, luoghi e paesaggi, persone e junior, quest'ultima dedicata ai giovani dai 15 ai 18 anni) nelle quali potrete sbizzarrirvi fino al 30 settembre inviando le vostre migliori immagini (un massimo di cinque in totale) attraverso la pagina dedicata. Le immagini, in formato jpg e del peso massimo di 1 mb ciascuna, vanno caricate direttamente dal sito compilando l'apposito modulo.

Per qualsiasi informazione, per vedere il regolamento completo, le FAQ, le gallerie dei vincitori delle precedenti edizioni e per scaricare la liberatoria per i soggetti riconoscibili, visitate la
pagina speciale dedicata al concorso.

I vincitori saranno annunciati nel numero di dicembre del magazine, ma nel frattempo potrete godervi una serie di gallerie di immagini selezionate che saranno pubblicate nelle prossime settimane sul nostro sito. Uscite a scattare quindi, avete ancora tre mesi di tempo; ma non dimenticate di leggere con cura il regolamento.

Diavolo di mare, signore degli abissi

Questi pesci sono nuotatori straordinari e molto veloci, non solo: si spingono a profondità impensabili per molte creature marine. Ma cosa fanno laggiù?

di Danielle Elliot
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Diavoli di mare cileni (uno con una remora attaccata) nuotano alle isole Azzorre, 2008. Fotografia di  Wolfgang Pölzer/ Alamy


La prima volta che hanno dotato i diavoli di mare cileni (Mobula tarapacana) di tag satellitari, gli scienziati si aspettavano di vederli rimanere in prossimità delle acque più calde in superficie, dove spesso vengono avvistati. Una nuova ricerca, pubblicata su Nature Communications, ha invece scoperto che si spingono anche al di sotto dei 1.800 metri di profondità, in una zona dell'oceano che poche altre specie sono in grado di raggiungere.

Questi animali raggiungono inoltre velocità fino ai 20 chilometri orari. Per fare un confronto, i capodogli e gli zifidi si muovono mediamente dai 3 ai 6 chilometri ogni ora, mentre il tonno rosso e il tonno pinna gialla si mantengono tra i 14 e i 18. Non si tratta dunque, solamente, di pesci più veloci e più abituati alle profondità di molti altri, percorrono anche distanze molto maggiori di quanto pensassimo.

Secondo la ricerca i diavoli di mare cileni migrano per circa 3.800 chilometri nel corso di sei mesi, molto più di quanto facciano altre specie di diavoli di mare studiate in precedenza, sia nell'Oceano Pacifico che nel Mar Mediterraneo. Profondità
e velocità sono davvero straordinarie, commenta il leader dello studio Simon Thorrold. Così tanto che all'inizio il co-autore della ricerca, il dottorando Camrin Braun, pensava di aver commesso un errore nell'interpretazione dei dati. Quando a un secondo calcolo sono emersi gli stessi risultati, il team ha avuto la conferma di aver scoperto qualcosa di speciale. "Non avrei mai immaginato che si spostassero così velocemente", racconta Thorrold, ricercatore capo del dipartimento di Biologia alla Woods Hole Oceanographic Institution.

Mantenersi caldi

Gli squali balena, gli elefanti marini settentrionali e gli zifi sono alcune tra le poche specie in grado di nuotare alle stesse profondità dei diavoli di mare. La maggioranza dei grandi predatori non è in grado di affrontare le temperature rigide, i bassi livelli di ossigeno e l'alta pressione al di sotto dei 1.000 metri. Le specie che ci riescono possono mantenere il proprio corpo caldo mentre nuotano in acqua la cui temperatura scende al di sotto dei 4 gradi Celsius. Fin dalla metà degli anni Novanta gli scienziati sono a conoscenza della capacità di mantenersi caldi dei diavoli di mare, ma nessuno è riuscito a comprenderne il motivo perché si pensava vivessero in acque poco profonde e con temperature elevate.

Durante la nuova ricerca, condotta tra il 2011 e il 2012, gli scienziati hanno taggato 15 esemplari di diavolo di mare al largo delle isole Azzorre, arcipelago portoghese nell'Atlantico settentrionale presso il quale banchi di questi animali si riuniscono regolarmente. I tag erano programmati per sganciarsi dai diavoli dopo sei mesi, per poi risalire in superficie e inviare i dati raccolti a un satellite. Aver scoperto che i diavoli di mare nuotano a grandi profondità ha finalmente dato una risposta a questioni irrisolte, spiegando anche perché si spostino così velocemente. "Sfruttano i loro muscoli per generare più calore possibile mentre scendono in profondità", spiega Thorrold. La temperatura del corpo è fondamentale, sia per il corretto funzionamento del cervello che per quello degli occhi.

Questa scoperta è sorprendente, commenta Les Kaufman, biologo marino della Boston University non coinvolto nello studio. A suo parere si tratta di un altro "esempio impressionante" dell'apparente collegamento tra la velocità e la generazione di calore. I pesci si riscaldano anche alla luce del sole, avvicinandosi alla superficie. La maggior parte delle razze si prepara per le immersioni quotidiane (e si riposa dopo averle compiute) trascorrendo almeno un'ora in acque poco profonde. Nelle specie che si immergono in profondità di notte, invece, questo comportamento non è stato osservato.

"Nonostante i diavoli di mare non siano certamente le uniche grandi specie marine che si impegnano in discese a grandi profondità, il loro peculiare posizionarsi tra gli squali e le razze, oltre al fatto che li conosciamo ancora poco, rende questa ricerca un contributo preziosissimo alla scienza che studia gli oceani", commenta Molly Lutcavage, oceanografa della Massachusetts University ad Amherst.

Anatomia di un'immersione

Durante le immersioni, che tipicamente durano tra i 60 e i 90 minuti, i diavoli di mare scendono rapidamente per poi iniziare a rallentare, nuotando orizzontalmente una volta raggiunta la profondità desiderata. Questo probabilmente significa - nonostante gli scienziati non l'abbiano ancora osservato in natura - che stanno cercando cibo, cacciando pesci e calamari.

"È difficile immaginare cos'altro potrebbero fare là sotto", spiega Thorrold. "Non sappiamo perché trascorrano tanto tempo a simili profondità", commenta Pedro Alfonso, biologo marino dell'Institute of Marine Research alle Azzorre e co-autore dello studio, "ma è possibile che si tratti proprio dei livelli da tutelare per proteggere le specie". Ancora più curioso, gli scienziati hanno registrato tre immersioni di diavoli di mare che sono durate circa 11 ore. "Se le razze scendono in profondità per così tanto tempo avranno freddo, perciò andranno incontro alla rapida perdita delle funzioni cerebrali, e anche la visione ne risentirà".

Gli squali elefante sono gli unici grandi predatori che, oltre ai diavoli di mare, riescono a rimanere in acque tanto fredde per lunghi periodi. Thorrold e colleghi non sono sicuri di quali siano le attività cui si dedicano in queste immersioni così lunghe, ma è probabile non si tratti unicamente di procacciarsi il cibo.

Per imparare di più riguardo a questi sorprendenti animali, il team ricorrerà a diverse tipologie di tag, compresi quelli acustici che possono essere lasciati sull'animale per svariati anni senza conseguenze. In futuro gli studi ci permetteranno di comprendere meglio l'importanza degli strati più profondi dell'oceano e dei loro abitanti. "Aver scoperto che si immergono e vanno alla ricerca di cibo così in profondità e così a lungo", commenta Kaufman, "rinforza l'idea sempre più diffusa che le creature che vivono in oceano aperto ne sfruttino un volume molto più grande di quanto pensassimo finora".

I misteri del calamaro gigante

Leggende e realtà sugli animali più enigmatici e sfuggenti degli abissi. Oggi uno studio rivela che la preda preferita dai capodogli potrebbe essere minacciata dai sonar


Il mostro degli abissiFotografia per gentile concessione Tsunemi Kubodera, Museo nazionale di Scienza del Giappone/AP

Questa fotografia immortala un momento storico: la prima cattura di un calamaro gigante vivo, una femmina, da parte di un'équipe di scienziati giapponesi al largo delle isole Ogasawara, a sud di Tokyo, nel dicembre del 2006.

Dai pochi esemplari recuperati, sappiamo che il calamaro gigante può raggiungere i 18 metri di lunghezza e i 900 chili di peso. Vive a grandi profondità e ha occhi giganteschi (25 centimetri di diametro), i più grandi dell'intero mondo animale, che gli permettono di vedere nel buio degli abissi.

Come gli altri calamari, ha otto braccia e due tentacoli più lunghi che gli servono per portare il cibo alla bocca simile a un becco. Si nutre di pesci, gamberetti e altri molluschi, ma c'è chi ipotizza che possa persino attaccare piccoli cetacei.

Non si sa di preciso quale sia l'areale della specie, anche se carcasse di calamari giganti sono state ritrovate in tutti gli oceani del mondo.

Le nuove, colorate creature degli abissi

Sono vermiformi, hanno grosse "labbra" e tinte sgargianti: scoperta una dozzina di specie di emicordati sul fondo dell'Oceano Atlantico. 

di Brian Handwerk
 
Le nuove, colorate  creature degli abissi
 
Fiori rosa nell'oceano
Fotografia per gentile concessione David Shale

Questa curiosa creatura fucsia, che può ricordare un fiore, appartiene in realtà a una nuova specie di  enteropneusti, una classe di invertebrati simili ai vermi, ed è stata scoperta a circa 2.700 metri di profondità, vicino alla Dorsale medio-atlantica. Fa parte del bottino di due recenti spedizioni negli abissi, che hanno individuato più di una dozzina di nuove specie e almeno quattro nuovi generi di animali.

La ricerca getta nuova luce sugli enteropneusti, che finora si riteneva abitassero solo acque poco profonde, spiega Karen Osborn, biologa dell'evoluzione al Museo nazionale di Storia naturale della Smithsonian Institution di Washington e coautrice di uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B. "A un certo punto, alcuni enteropneusti di acque basse devono essersi inoltrati in acque più profonde, e col tempo  la loro morfologia si è modificata per adattarsi alle sfide poste dal nuovo ambiente". 

Ad esempio, i "vermi" degli abissi hanno "labbra" molto lunghe che li aiutano ad afferrare le prede in un ambiente in cui il cibo è molto scarso. "Adesso quindi abbiamo un gruppo di specie abissali molto diverse per aspetto e comportamento da quelle che abitano acque basse".

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